Prestito per casalinghe: è necessario avere un garante?

La categoria delle casalinghe in Italia, stando all’ultima indagine dell’Istat, con dati riferiti all’anno 2016, conta ben 7 milioni 338 mila donne. Un dato molto importante che riguarda tutte quelle persone, principalmente donne, che svolgono nella loro vita il lavoro di casalinga, il quale, per quanto sia relegato alla propria abitazione, risulta molto impegnativo.

Ciò che però rende particolare e controversa questa posizione è che nonostante impegni tanto tempo e sia molto duro, è un lavoro che non presuppone una retribuzione economica e spesso le ore dedicate sono molte di più di quelle che si impiegherebbero per qualsiasi altro lavoro. Insomma è un lavoro a tempo pieno che ci si gestisce in maniera autonoma ma può diventare parecchio gravoso.

Prestiti per donne casalinghe: come sono e dettagli

Devi sapere che oggi c’è una buona notizia per chi ricopre questo ruolo nella sua vita, ovvero la possibilità di richiedere un prestito di denaro, anche senza busta paga quindi. Fino a qualche anno fa sembrava impossibile che un prestito potesse essere richiesto anche da questa categoria di persone, semplicemente perché non è riconosciuto come lavoro quello della casalinga. Nel tempo ci si è resi conto però che ci sono molte situazioni in cui un prestito può essere molto comodo e si è introdotta questa variante.

Ad oggi, non è poi così difficile richiedere un prestito per una casalinga, ma ci sono alcune piccole cose alle quali fare attenzione. Una di queste è la presenza o meno di un garante.

Con il termine “garante” ci si riferisce ad un individuo che garantisce il mantenimento di un impegno da parte di altri. Dal punto di vista strettamente economico e quindi legato ad un prestito, il garante è quella persona che nel caso in cui ci fossero delle difficoltà si impegna a pagare le rate al posto del richiedente. Nel processo di richiesta di un prestito, non sempre è necessario avere un garante ma può essere in alcuni casi meglio inserire questa figura per poter dare alla banca, o all’istituto di credito, una garanzia maggiore e fare in modo che la richiesta di prestito sia accettata.

Bisogna dimostrare delle garanzie?

Soprattutto quando è una casalinga a richiedere un prestito, questa figura potrebbe essere decisiva. Il ruolo della casalinga, come abbiamo già detto, presuppone che la persona in questione si occupi in maniera continuativa e costante della casa. Ciò non toglie che però la casalinga in questione possa avere dei redditi che siano relativi a lavori occasionali, ad esempio un lavoro come bracciante agricola legato solo a pochi mesi dell’anno, oppure percepisca un fitto relativo ad un appartamento o negozio di proprietà.

Nel caso in cui ci siano queste tipologie di reddito, la richiesta di prestito risulta più semplice perchè si presuppone che il richiedente abbia modo di ripagare poi le rate, ma essendo una tipologia di reddito saltuaria, o che potrebbe non raggiungere una cifra molto elevata, la presenza del garante è positiva.

La figura del garante

La scelta del garante è molto importante poiché deve essere un lavoratore o un pensionato che sia in grado di rivestire il ruolo di fideiussore e quindi di sobbarcarsi in caso di emergenza il pagamento di una o più rate del prestito. Ricorda che non è necessario che il garante sia per forza il compagno o marito della casalinga, può anche trattarsi del padre o di un altro parente o conoscente. Di base la cosa più importante è che abbia un’entrata di denaro fissa e stabile che permetta alla banca di concedere il prestito alla casalinga senza incorrere in insolvenza.

Come si può leggere anche in questo articolo dedicato ai prestiti 24 ore per casalinghe è fondamentale che il garante sia una persona non segnalata al Crif, ossia la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria. Ciò significa che il garante non deve risultare protestato e quindi insolvente per altri finanziamenti o debiti. Insomma una persona di fiducia che si prenda l’onere di garantire per il richiedente.